Dall’informazione alla memoria : il ruolo dei mass-media


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Casa della Memoria presenta, all’interno del ciclo di incontri “Il lungo cammino di Piazza della Loggia. La sentenza sulla strage di piazza Loggia”

Dall’informazione alla memoria : il ruolo dei mass-media

La strategia della tensione e il ruolo della stampa. I tentativi di manipolazione e gli anni della controinformazione con l’epopea dei pistaroli. Il difficile cammino per la verità su Piazza della Loggia e il ruolo dei giornali. La sentenza di condanna e l’impegno civile di coltivare la memoria.

Quello del “fare memoria”, della costruzione di una memoria condivisa che si fondi sulla verità, non è mai per una comunità un percorso scontato. Piuttosto è un percorso complesso (e non indolore), nel quale i mezzi di informazione giocano un ruolo in qualche modo determinante nell’orientare (o disorientare) i cittadini nella ricerca della verità e nello sviluppo della narrazione in cui questa memoria prende forma. Oggi una delle sfide che anche l’informazione ha di fronte è quella di riuscire a trasmettere alle nuove generazioni la memoria di un momento così drammatico e al tempo stesso fondante per la vita della città e dei suoi cittadini come è stata la strage di piazza della Loggia. Una sfida e un impegno ancor più difficili nel tempo delle “fake news”, della memoria corta, della tirannia del “tempo reale” che rischia di appiattire e banalizzare esperienze e vite senza lasciarne traccia.

Senza memoria non ci può essere verità. Le stragi che hanno insanguinato il nostro paese hanno dimostrato che in molti casi a questa verità non si è mai arrivati o al massimo sono state costruite verità di comodo. E’ vero a Brescia ma solo dopo 43 anni si è arrivati ad una sentenza che ha squarciato il velo delle omertà e dei depistaggi ma perchè sia fatta piena luce mancano ancora tasselli fondamentali. E così per piazza Fontana, la stazione di Bologna e altri episodi di quella sorta di guerra civile che ha insanguinato il paese tra la fine degli anni sessanta e tutti gli anni settanta.

Alla fine la democrazia si è salvata perchè non ha snaturato se stessa avendo il diritto a difendersi e il dovere di non rinnegare i suoi valori.

Riccardo Bormioli, ligure ma romano d’azione, ha iniziato la carriera giornalistica de Il Lavoro di Genova alla fine degli anni settanta. Si è occupato di cronaca nera e di terrorismo. Ha diretto la redazione romana de Il Lavoro. Tornato a Genova è stato caporedattore del quotidiano genovese tornando un anno dopo nella captale sempre come capo della redazione romana. Lasciato Il Lavoro è passato all’Aga, Agenzia Giornali associati come capo del politico, caporedattore e poi direttore dal 2000 al 20015. Quindi vicedirettore dell’agenzia di stampa La Presse e infine l’approdo a Breciaoggi come vicedirettore.

Marco Toresini, 54 anni, giornalista da trenta, dopo oltre vent’anni a Bresciaoggi dal settembre 2011 è al Corriere della Sera dove ha contribuito alla nascita della redazione di Brescia, prima come caposervizio e oggi come caporedattore responsabile dell’edizione locale del quotidiano. Negli anni si è occupato a lungo di cronaca giudiziaria e delle indagini sulla Strage di Piazza della Loggia.

Gabriele Colleoni, è vicedirettore del Giornale di Brescia dal maggio del 2016. Si è occupato per un decennio di informazione da e sull’America Latina, e di cooperazione internazionale prima di occuparsi di politica nazionale e internazionale per 22 anni a L’Arena di Verona, giornale di cui è stato caporedattore. Dal 1990 al 2002 ha collaborato con Radio Vaticana in veste di commentatore dell’attualità internazionale.

Palazzo della Loggia
Piazza Loggia

Martedì 22 Maggio ore 18.00