2023: Il nuovo procedimento

I nuovi imputati secondo la richiesta di rinvio a giudizio del 23 marzo 2023.

Marco Toffaloni
Il giudice dei minori di Brescia, Angelica Nolli, ha accolto la richiesta dell’accusa e ha rinviato a giudizio per strage Marco Toffaloni. Sarà giudicato dal tribunale minorile nonostante abbia già compiuto 65 anni. Il 28 maggio 1974, data in cui si verificò la strage di piazza della Loggia, aveva appena 16 anni. Secondo l’accusa Toffaloni è uno degli esecutori materiali e adesso dovrà affrontare un processo che avrebbe dovuto prendere il via il 7 settembre 2023. Il Tribunale dei Minori di Brescia il 7 settembre 2023 ha accolto un’eccezione della difesa dell’uomo, all’epoca minorenne: agli atti non risultava un’elezione di domicilio valida. La circostanza ha portato alla nullità di tutte le notifiche. Si deve ricominciare dunque dal gup e da una nuova decisione sul rinvio a giudizio. Il 7 marzo 2024, alla prima udienza del processo, nuovo rinvio al giudice dell’udienza preliminare per una eccezione di nullità sollevata dall’avvocato difensore.
Veronese, Toffaloni oggi vive in Svizzera, con residenza elvetica e un nuovo nome, quello di Franco Maria Muller. Come riporta il quotidiano Il Giorno, gli inquirenti hanno avviato le indagini partendo da alcune frasi in dialetto veneto pronunciate allora da Toffaloni, studente di terza al liceo Fracastoro di Verona, conosciuto nell’ambiente con il nomignolo di “Tomaten”, perché il suo volto tendeva ad arrossire ad ogni situazione imbarazzante. “Anche a Brescia gh’ero mi”, avrebbe detto a un amico, il padovano Giampaolo Stimamiglio, facendo riferimento alla strage. L’uomo ha riferito ai giudici nel 2011 del colloquio avuto con Toffaloni. Sembrerebbe che di fronte alla richiesta di Stimamiglio di spiegare meglio a cosa si riferisse, “Tomaten” abbia risposto: “Son sta mi”.
(da Progettoinnocenti.it)
“In concorso con altre persone tra le quali Carlo Maria Maggi (condannato all’ergastolo e deceduto) e Maurizio Tramonte, in carcere condannato all’ergastolo in via definitiva, allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato appartenendo all’organizzazione eversiva Ordine Nuovo, che aveva promosso l’attentato nell’ambito della pianificazione di una serie di azioni terroristiche, nel corso di una manifestazione in Piazza Loggia indetta dal Comitato permanente antifascista e dalle segreterie provinciali della Cgil, Cisl e Uil, agendo quale autore materiale, concorrendo nel collocamento dell’ordigno esplosivo destinato all’attentato in un cestino portarifiuti, cagionava la strage” recita il capo di imputazione nei confronti di Toffaloni.

Roberto Zorzi
E’l’uomo che l’inchiesta quater della Procura di Brescia ha individuato, assieme a Marco Toffaloni, come l’esecutore materiale della strage. Nato a Merano, ma cresciuto nel Veronese, oggi vive negli Stati Uniti con passaporto americano e gestisce un allevamento di dobermann che ha chiamato ‘Il Littorio’. Il giorno dell’esplosione della bomba Zorzi non aveva ancora compiuto 21 anni. Secondo l’accusa, Zorzi sarebbe stato l’esecutore materiale ed è accusato di concorso in strage con altri tra cui Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, per “aver partecipato alle riunioni in cui l’attentato veniva ideato, manifestando la propria disponibilità all’esecuzione dell’attentato e comunque – recita il capo di imputazione secondo l’Ansa – rafforzando il proposito dei correi della strage”. La presidenza del Consiglio non sarà parte civile nell’eventuale nuovo processo per la strage di Piazza Loggia, a Brescia. Nel corso dell’udienza preliminare dell’11 maggio 2023 a carico di Roberto Zorzi, il Gup ha respinto la costituzione di parte civile della presidenza del Consiglio dei Ministri che aveva presentato istanza in ritardo rispetto a quando l’udienza ha preso il via. La decisione è stata impugnata da Palazzo Chigi e la Cassazione dovrà pronunciarsi il 29 settembre. L’udienza per sapere se Zorzi sarà rinviato o meno a giudizio, fissata per il 15 Giugno 2023, è stata rinviata al 16 ottobre 2023. . Ammessa la costituzione di parte civile da parte della Presidenza del Consiglio di ministri. Il 31 ottobre 2023 si è svolta ulteriore udienza preliminare. L’Avvocatura dello stato ha chiesto il rinvio a giudizio del 70enne veronese. Il 13 novembre 2023 il Gup del Tribunale di Brescia ha rinviato a giudizio Roberto Zorzi. L’inizio del processo è previsto per il 29 febbraio 2024.

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https://www.agi.it/cronaca/news/2023-05-11/strage_piazza_loggia_gup_no_governo_parte_civile-21334542/
https://www.rainews.it/tgr/lombardia/video/2023/04/processo-strage-piazza-loggia-marco-toffaloni-dfcb77a2-2b40-4312-be9a-2bb42b99e6cb.html

Audio dell’intervista a Manlio Milani di Radio24 IlSole24ore del 24 marzo 2023